Circolo Pertini: "Cancellare via Cadorna, ripristinare il nome originario via Giordano Bruno"
"Il circolo culturale Pertini di Sarzana ritiene giusto che Sarzana come molte altre città d’Italia provveda a cancellare il nome di un generale inetto e colpevole dell’inutile massacro di decine di migliaia di giovani vite umane".
Richiede pertanto di provvedere alla cancellazione del nome di Luigi Cadorna dalla via a lui dedicata, ripristinando il nome originario della strada, che era, precedentemente, dedicata a Giordano Bruno".
"Nel 2011 Udine cambiò il nome a piazza Cadorna, intitolandola all'Unità d'Italia. Richiesta simile, ovvero di cambiare nome alle strade e piazze intitolate a Luigi Cadorna è stata avanzata e accolta, negli anni successivi, in molte città d’Italia".
"Chiediamo all'amministrazione comunale di adoperarsi per togliere dalla toponomastica cittadina il nome del generale Cadorna Luigi. Noto per aver mandato al massacro in inutili assalti frontali all’arma bianca decine di migliaia di giovani ragazzi, mostrando un terribile disprezzo per la vita umana. Principale responsabile della Disfatta di Caporetto, si difese maldestramente, incolpando con spudoratezza i Soldati, di viltà".
"Si propone il ripristino del nome originario della via, che fu cancellato negli anni della dittatura, e che era GIORDANO BRUNO".
p. Il Circolo Pertini
Nicola Caprioni
CIRCOLO CULTURALE SANDRO PERTINI
Sarzana 2 Novembre 2019
- Al Sig. Sindaco di Sarzana dott.ssa Cristina Ponzanelli
- Ai Sgg. Consiglieri Comunali
- Alla Commissione Toponomastica del Comune di Sarzana
SARZANA: CAMBIAMO IL NOME A VIA CADORNA, RIPRISTINIAMO IL NOME ORIGINALE DI VIA GIORDANO BRUNO.
Il CIRCOLO CULTURALE SANDRO PERTINI di Sarzana ritiene giusto che Sarzana come molte altre città d’Italia provveda a cancellare il nome di un generale inetto e colpevole dell’inutile massacro di decine di migliaia di giovani vite umane. Richiede pertanto di provvedere alla cancellazione del nome di Luigi Cadorna dalla via a lui dedicata, ripristinando il nome originario della strada, che era, precedentemente, dedicata a Giordano Bruno.
Nel 2011 Udine cambiò il nome a piazza Cadorna, intitolandola all'Unità d'Italia. Richiesta simile, ovvero di cambiare nome alle strade e piazze intitolate a Luigi Cadorna è stata avanzata e accolta, negli anni successivi, in molte città d’Italia
Chiediamo all'amministrazione comunale di adoperarsi per togliere dalla
toponomastica cittadina il nome del generale Cadorna Luigi. Noto per aver
mandato al massacro in inutili assalti frontali all’arma bianca decine di
migliaia di giovani ragazzi, mostrando un terribile disprezzo per la vita
umana. Principale responsabile della Disfatta di Caporetto, si difese
maldestramente, incolpando con spudoratezza i Soldati, di viltà.
Si propone il ripristino del nome originario della via, che fu cancellato negli anni della dittatura, e che era GIORDANO BRUNO.
Distinti Saluti
p. Il Circolo Pertini
Nicola Caprioni
Il Circolo Pertini rinnova le cariche e guarda agli impegni autunnali
Monica Faridone diventa co-presidente.
Sarzana - Val di Magra - L’Assemblea dei soci del Circolo culturale Sandro
Pertini, riunita presso i locali dell’ARCI Val di Magra a Sarzana, ha ascoltato
le relazioni della vicepresidente Monica Faridone, che ha illustrato gli
aspetti organizzativi ed economici del circolo, mettendo in rilievo
l’importante successo di adesioni (oltre 200), di visione della pagina Facebbok
(900 Like) del sito internet, ecc., del segretario Carlo Raggi, che ha
riassunto il lavoro svolto dal circolo stesso.
Sono state 14 le iniziative pubbliche messe in campo, tutte coronate da uno
straordinario successo di partecipazione, tra le quali uno spettacolo teatrale
che ha riempito il teatro Impavidi, un’iniziativa complessa con musica, film,
presentazione libro e dibattito con tanto di cena a buffet e una festa durata
due giorni. Il tutto nel breve volgere di tempo tra fine Gennaio e Luglio 2019.
Il presidente Caprioni ha poi illustrato il programma futuro del Circolo, che
intende proseguire nella presentazione di libri e dibattiti, così come nella
valorizzazione delle eccellenze culturali e scientifiche locali, spesso poco
conosciute nel loro luogo natio. Le nuove frontiere del circolo saranno il
tentativo di aprire un percorso di cultura scientifica, volto a combattere gli
atteggiamenti antiscientifici dilaganti dovuto all’affermazione dell’ignoranza
come valore (No-Vaccini, terrapiattisti, scie chimiche, fantasmi, miracoli,
Ufo, maghi e oroscopi, ecc.).
E’ in corso di preparazione una giornata seminariale di livello nazionale, alla
quale hanno già dato la loro adesione relatori di grande prestigio (Valdo
Spini, Simonetta Maggiorelli, Giuseppe Provenzano (neo ministro), Giuseppe
Besostri, Franco Astengo, Gianfranco Pasquino, Salvatore Biasco) di altri si in
attesa di conferma (Nadia Urbinati, Salvatore Veca, Fulvio Papi, ecc.).
Infine si è deciso anche di dare spazio a elementi di politica locale, evitando
atteggiamenti scandalistici e di sola denuncia, per esaminare con confronti
aperti le tematiche più importanti a livello locale, riguardanti la salvaguardia
del territorio e dell’ambiente, la salute dei cittadini, il lavoro e le
attività produttive e altro.
Al termine l’assemblea ha deciso di strutturare meglio gli organi dirigenti del
Circolo Pertini. Pertanto si è deciso di nominare un PRESIDENTE ONORARIO, nella
persona dell’avv. Alberto Spadoni, di “promuovere” la vice-presidente Monica
Faridone a co-presidente con la delega agli aspetti organizzativi, la conferma
del presidente Nicola Caprioni e del segretario Carlo Raggi. A tesoriere è
stato eletto Fernando Peruggi, in sostituzione di Marco Mustaccioli
dimissionario per problemi di salute, al quale è stato indirizzato un comune
ringraziamento e un augurio da parte dell’assemblea. A questi si è aggiunta una
presidenza e una direzione che risultano così composte:
PRESIDENZA:
Alberto Spadoni presidente onorario
Nicola Caprioni presidente
Monica Faridone co-presidente
Carlo Raggi segretario
Fernando Peruggi tesoriere
Giorgio Giannoni
Michele Conti
Cinzia Perazzo
Fabio Certosino
DIREZIONE:
Alberto Spadoni presidente onorario
Nicola Caprioni presidente
Monica Faridone co-presidente
Carlo Raggi segretario
Fernando Peruggi tesoriere
Giorgio Giannoni
Michele Conti
Cinzia Perazzo
Fabio Certosino
Maria Antonietta Franchini
Renata Lollini
Andrea Giannoni
Chiara Guastalli
Stefano Legnani
Claudio Spadaccini
Alfredo Lari
Roberto Giannini
Lucia Battaglia
COMUNICATO- STAMPA
Il Circolo Cultura Sandro Pertini di Sarzana esprime lo sdegno dei suoi aderenti e dei cittadini democratici di Sarzana per l’intervento pubblico del Sig. Emilio Iacopi, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Sarzana, parte fondamentale della maggioranza che, al momento, regge le sorti della locale amministrazione.
Emilio Iacopi è un carabiniere in servizio effettivo alle dipendenze della compagnia di Sarzana e, già in questo elemento c’è una forzatura di quanto previsto dalla legge, perchè Iacopi svolge il suo campito nel comune di Bolano, che comunque dipende dalla compagnia di Sarzana, mentre la legge prevede che un carabiniere non possa esercitare le sue funzioni nel territorio del comune dove è stato eletto.
Iacopi ci ha abituato alle sue violente esternazioni, agli insulti agli avversari, ad atteggiamenti maleducati e razzisti, ma sinora non si era mai spinto a eccessi così estremi.
In un suo post, che, probabilmente su “consiglio” di qualcuno ha poi ritirato, pubblica la foto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con sovrapposta la scritta infamante “traditore della patria”. Quale patria? Quella di Salvini e Iacopi? O quella di tutti noi cittadini italiani?
Il Circolo Pertini fa appello a tutti i cittadini di sinceri sentimenti democratici, indipendentemente dalle loro scelte politiche, perché esprimano pubblica condanna del gesto di Iacopi, che probabilmente configura anche diversi reati, sui quali dovranno pronunciarsi la procura della Repubblica, la giustizia militare e i comandi dell’Arma dei Carabinieri.
Iacopi come Carabiniere ha l’obbligo di fedeltà alle istituzioni repubblicane. E’ membro delle forze armate delle quali è comandante supremo il Capo dello Stato. Col suo atteggiamento Iacopi si pone su un piano non solo di offesa al capo dello Stato e alle istituzioni democratiche, ma viola il suo giuramento, compie un vero e proprio atto d’insubordinazione e d’incitamento alla sedizione.
Possiamo anche avere opinioni diverse, litigare su tutto, discutere animatamente, ma nessuno può consentire che si rechi contemporaneamente offesa al capo dello Stato, ai cittadini italiani, alla dignità del Consiglio Comunale e dell’amministrazione di Sarzana e neppure che s’infanghi l’onore dell’Arma dei Carabinieri e delle Forze Armate italiane. NO Sig. Iacopi, questo non le è consentito.
Pomeriggio 'No Pillon' a Sarzana: "E ora la mozione in consiglio"
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Pomeriggio 'No Pillon' a Sarzana: "E ora la mozione in consiglio"
Citta della Spezia 21 maggio 2019 20:08 Notizie da: Provincia di Spezia
Fonte immagine: Citta della Spezia - link
Oltre cinquanta persone si sono ritrovate oggi pomeriggio in Sala della Repubblica a Sarzana in occasione del convegno dedicato al Ddl Pillon sull'affido condiviso, evento organizzato dal Comitato No Pillon della Spezia e dal sarzanese Circolo Pertini di Sarzana. Moderate da Patrizia Bertozzi, sono intervenute l'avvocato Chiara Guastalli, l'avvocato Sabrina Romagnoli avvocato, l'attivista Franca Passoni...
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Un libro sul serial killer sarzanese Vizzardelli, venerdì la presentazione
Sarzana - Val di Magra - Sarzana è il luogo magico dove si ambiente il nuovo
giallo di Daniele Cambiaso e Rino Casazza “la logica del burattinaio” (Edizioni
della Goccia). Sarzanese è Rino Casazza, laureato in legge, residente a Bergamo
e dirigente del prestigioso teatro “La Scala” di Milano.
Il libro trasporta al giorno d’oggi la serie di delitti che sconvolsero Sarzana
alla fine degli anni ’30 da Giorgio William Vizzardelli e che, tutt’oggi
costituiscono l’evento criminale più noto della storia cittadina. Giorgio
William Vizzardelli compì i primi omicidi a soli 14 anni e, per due anni, creò
un vero clima incombente di paura in città.
Un criminale squilibrato mentale sembra ispirarsi alla serie dei delitti di
Vizzardelli al giorno d’oggi. Come, all’epoca dei delitti di Vizzardelli, la
polizia segue una pista diversa. Solo un giovane ispettore, aiutato dall’anziano
padre ex poliziotto in pensione, segue l’ipotesi di omicidi emulativi,
realizzati probabilmente da un giovanissimo, che conosce la storia di
Vizzardelli (chi a Sarzana non la conosce?) e a questa si ispira nel compiere i
suoi delitti.
Un commissario ricorda però due sanguinosi omicidi a colpi di accetta, come fu
l’ultimo assassinio perpetrato da Vizzardelli. In un clima, magistralmente
dipinto dagli autori, fatto di suspence e di intrighi emerge una figura oscura
e misteriosa, quella del burattinaio.
Sono passati più di 80 anni dalla vecchia storia di Vizzardelli, ma qualcuno
sta ripercorrendo fedelmente la sua opera nella Sarzana di oggi, con la
differenza che i mezzi di comunicazione dell’epoca erano pochi e scarsi e
inoltre il regime fascista non amava che si parlasse sui giornali di omicidi e
reati, per dare una falsa idea della “pax” e della sicurezza che il regime
garantiva. La comunicazione dell’epoca avveniva soprattutto per le chiacchiere
che si facevano nelle osterie e nei pochi bar della città, nei salotti o nelle
corti tra le comari. Oggi la diffusione delle notizie è molto più veloce e
diffusa.
Gli autori sono bravissimi a ricostruire una storia, a creare la giusta
suspence, in grado di appassionare il lettore e tenerlo inchiodato alla lettura
sino all’ultima pagina. Un libro che emerge sicuramente tra i migliori autori
di gialli, uscendo dalla dozzinalità consumistica, evitando giustamente fughe
dalla realtà e mantenendo sempre rigorosamente una verosimiglianza del
racconto.
Un libro che va sicuramente letto. Un’occasione per sentirlo presentare
direttamente dall’autore e poter interloquire direttamente con lui. Una serata
d’estate piacevole, nel fresco di uno spazio conferenze allestito all’aperto
nel verde presso il Circolo ARCI NAVE, a cura del CIRCOLO SANDRO PERTINI con la
possibilità anche di assistere con una bevanda ghiacciata in mano.
VENERDI 26 LUGLIO ore 21,15 presso il circolo ARCI NAVE – via Nave 12 Sarzana
PRSENTAZIONE PUBBLICA – TUTTI SONO INVITATI A PARTECIPARE:
Martedì 23 luglio 2019 alle 19:48:06
Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COMUNICATO STAMPA
GRAN SUCCESSO DI FOLLA PER IL CIRCOLO PERTINI A SARZANA
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI CINZIA SCIUTO “NON C’E’ FEDE CHE TENGA”. (Feltrinelli)
Grande successo di pubblico alla prima iniziativa pubblica organizzata dal circolo Pertini a Sarzana.
Oltre 70 persone hanno stipato all'inverosimile la sala del centro sociale Barontini e, nonostante lo sforzo degli organizzatori nell'aggiungere seggiole, queste alla fine si sono dimostrate insufficienti e qualcuno è rimasto in piedi.
Il pubblico ha apprezzato l’intervento di Cinzia Sciuto, autrice del libro “Non c’è fede che tenga” (Feltrinelli), che ha affrontato i temi della difesa delle libertà individuali e delle conquiste dei diritti civili e sociali che sono state realizzate in lunghi anni di lotte e battaglie. Il nemico è il multiculturalismo, cioè la tendenza ad accettare deroghe alle leggi generali dello Stato motivate da aspetti religiosi. E’ ingiusto per esempio che un Sikh venga esonerato dall'obbligo del casco in moto, perché la sua religione prevede il turbante. Se il casco è obbligatorio è obbligatorio per tutti e non possono esistere motivazioni di ordine religioso per consentire a qualcuno di derogare alla legge.
Oggi le società occidentali e le sinistre in particolare soffrono troppo del “complesso del colonizzatore”, visto che l’occidente ha prodotto sfruttamento, devastazione, schiavismo e colonialismo, oggi deve consentire ai popoli ex coloniali deroghe alle leggi che invece non sono consentite ad altri.
Taluni gruppi religiosi tentano di impostare una sorta di autogestione di parti della legislazione. Così se il plagio, le violenze o le costrizioni verso minori sono giustamente condannate dalla legge italiana, qualcuno con la motivazione che “lo prevede la loro religione” accetta pratiche come l’infibulazione o la resezione del clitoride alle bambine e la circoncisione per i bambini, oppure si accetta che i genitori impongano il velo a bambine inconsapevoli di 6 o 7 anni. Questa è violenza fisica o morale sui minori e uno stato civile non può accettarlo, tanto meno si può accettare una deroga concessa a una comunità. I singoli individui di quella comunità sarebbero costretti, pena la violenza o la minaccia di esclusione, a seguire i voleri dei capi, e il principio fondamentale che la libertà è degli individui e non dei gruppi si andrebbe a far friggere.
Molti gli interventi e le domande. Un dibattito intenso e partecipato. L’iniziativa del circolo Pertini è stata molto apprezzata e ben 12 persone hanno deciso di aderire al circolo stesso nel corso della sera stessa.
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19038 Sarzana, via Landinelli 88 c/o ARCI Val di Magra
Presidente Nicola Caprioni
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